lunedì 20 luglio 2015

L'operazione non serve più


L'Italia è ora un paese più civile. Non si è ancora arrivati ad una normativa maltese (in cui basta recarsi da un notaio per ottenere il cambio di genere anagrafico), ma intanto la Cassazione ha dichiarato non necessario l'intervento chirurgico.

Raffaele Yona Ladu
Lesbica pene-positiva

martedì 14 luglio 2015

Trans Isacco







Devo ammettere una volta di più di essere un dilettante in queste cose, e che le poche cose che scopro sono solo una frazione di quelle che ci sono da imparare.

Ho intitolato il blog "Tunica sfiziosa" pensando che il primo personaggio biblico trans fosse Giuseppe, ma lo Zohar ci informa che trans era suo nonno Isacco.

Riassumendo quello che è scritto in [1], tutto parte dal presupposto che esistono anime maschili ed anime femminili - a dire il vero, secondo lo Zohar, sono create a coppie maschio-femmina, ma quando entrano nei loro corpi si separano l'una dall'altra, ed il compito più importante per entrambe è ritrovarsi, riconoscersi e riunirsi nel matrimonio.

È sempre vero che un'anima maschile entra solo in un corpo maschile, ed una femminile in un corpo di donna? È la situazione ideale, ma il gioco delle reincarnazioni può sovvertirla.

Secondo Yitzchaq Luria (1534-1572) e Chayim Vital (1542-1620), che condividevano con il Codice di Santità del Pentateuco l'attenzione esclusiva ai rapporti anali tra uomini, la punizione per questi rapporti (ed altre trasgressioni simili, ma non meglio precisate) è per il maschio colpevole reincarnarsi in una donna.

Questa donna non diventa un "maschiaccio", ma sconta le colpe della sua vita passata con la sterilità, in quanto manca la complementarietà a livello di anime (di "identità e ruolo di genere", sono tentato di tradurre) che consente la fecondazione.

Luria e Vital sembrano credere che, come l'uomo emette liquido seminale (qui chiamato "Mayin Dukhrin = Acque maschili") durante il rapporto, così i fluidi corporei femminili ("Mayin Nukvin = Acque femminili") emessi nella medesima occasione sono fondamentali per il concepimento.

Va precisato che quella che nell'antichità era una credenza medica in Luria e Vital è diventata una realtà spirituale: sono le anime che emettono questi fluidi; ma se ambedue le anime sono maschili, il concepimento non può avvenire.

Come si risolve il problema? La donna in questa situazione deve accumulare tanti meriti da meritare l'"ibur = fecondazione" da parte di un'anima femminile, che entrerà in lei e si affiancherà all'anima maschile che già possiede.

Quest'anima ospite crea la complementarietà che consente il concepimento, e lei approfitterà della nuova nascita per reincarnarsi nella bimba.

Come si fa ad essere sicuri che sarà una bimba? Per prima cosa, il Talmud dice che se l'uomo è il primo a venire, verrà concepita una femmina; se è la donna la prima a venire, verrà concepito un maschio.

In questa situazione, le anime dei coniugi sono entrambe maschili, quindi non c'è rischio che venga per prima un'anima femminile; inoltre, l'anima femminile che si è unita a loro lo fa per procurarsi un corpo femminile in cui reincarnarsi. Non meritando ella una punizione, quel corpo le viene dato.

Questa è la spiegazione (non molto lusinghiera per il gentil genere, lo ammetto) del perché ci sono donne che generano solo figlie femmine.

Ma l'ultima parola in materia non l'hanno detta Luria e Vital: se costoro erano sicuri che non potesse mai capitare ad una donna di [re]incarnarsi in un corpo maschile, un famoso rabbino, Shmuel Bornsztain (1855-1926), riprese l'insegnamento dello Zohar, secondo cui questo era capitato ad Isacco figlio di Abramo e Sara, padre di Giacobbe ed Esaù.

Non ho letto direttamente la sua opera Shem MiShmuel, mi devo perciò fidare del riassunto che ne dà [2]; la vicenda sembra abbastanza lineare, e comincia con le irriverenti risate di Sara.

Secondo rav Bornsztain, era strano che gli angeli del Signore dicessero che Sara, e non Abramo, avrebbe avuto un figlio (Genesi 18:10); questo insospettì Sara, che capì che l'anima di Isacco sarebbe venuta dal mondo femminile, anziché maschile.

Quell'annuncio le parve una beffa atroce, perché lei sapeva [lo avrebbe poi esplicitato lo Zohar] che le persone in cui l'anima ("identità di genere") ed il corpo ("sesso biologico") divergevano erano sterili - era questo il modo in cui Dio manteneva la promessa di fare di Abramo il padre di una moltitudine (Genesi 17:4)?

Questo è solo uno dei numerosissimi commenti, ebraici e cristiani, al riso di Sara; tornando ad Isacco, secondo lo Zohar, il momento della verità giunse quando lui fu legato da Abramo sul Monte Moria su preciso ordine dell'Eterno.

Che fece l'Eterno? Secondo la Bibbia, scambiò un montone con Isacco; secondo lo Zohar, scambiò la preesistente anima femminile con una maschile - Isacco, [redi]vivo e mascolinizzato, potè quindi sposare Rebecca (guarda caso, Genesi 22:23 parla solo ora della nascita di costei - era l'anima femminile creata in coppia con quella maschile di Isacco), e continuare la stirpe.

[2] continua spiegando che le anime maschili e le anime femminili hanno diverse doti - e che Isacco potè esprimere entrambe durante la sua vita: prima della legatura ('aqedat Yitzchaq) la sua fede era passiva, in quanto cercava la vicinanza di Dio e di venirne illuminato il più possibile; dopo divenne attiva ed impegnata a migliorare il mondo.

Questa dicotomia non mi piace molto, perché è ovvio che qui prima si è scelta "la parte buona" (cfr. Luca 10:42) e poi la si è attribuita al genere maschile; l'unico argomento a discapito è che sono doti utili in ogni persona, ed in ogni anima ci sono elementi "maschili" e "femminili".

Uno si potrebbe chiedersi: "E come si fa a cambiare l'anima ad una persona senza che ella muoia?"

La risposta la danno [3], [4], [5], [6]: a dispetto della Bibbia, diversi midrashim sono convinti che Isacco fosse veramente morto sul Monte Moria, e l'Eterno lo avesse risuscitato (e mica subito! Dopo tre anni!). L'interpretazione tipologica cristiana (Ebrei 11:17-19) della Legatura di Isacco (Genesi 22) come prefigurazione della Crocefissione di Gesù trova qui la sua base.

Perché mi sono divertito a parlare di queste cose? Per mostrare che i "no-gender" stanno togliendo la fantasia non solo alla vita sessuale, ma anche a quella religiosa.

L'idea che Isacco possa aver avuto due anime in successione, e che la sua individualità fosse data dal solo corpo che le ospitava entrambe sfida il comune raziocinio teologico (per cui l'individualità di una persona è data dalla combinazione di anima e corpo), ma non è altro che la conseguenza estrema del credere nella versione cabalistica della reincarnazione, in cui diverse anime possono popolare lo stesso corpo in diversi momenti della sua vita.

Approfondiremo.

Raffaele Yona Ladu

giovedì 2 luglio 2015

Trans-matrimonio annullato in Israele




L'articolo [1] punta al [2], che riferisce questa notizia: all'inizio del giugno 2015 una coppia israeliana si presenta negli uffici del Rabbinato di Gerusalemme per sposarsi; lei è incinta e lui dice di essere il padre; i due chiedono inoltre una modesta cerimonia negli uffici del rabbinato, ed il rabbinato acconsente anche a questo.

Due settimane dopo, si viene a sapere che "lui" non è un uomo cis, ma un uomo trans: nato donna, ha ottenuto la rettificazione sia chirurgica che anagrafica del sesso [a dire il vero, in Israele non è più necessaria l'operazione per il cambio dei documenti], ed a tutti gli effetti giuridici lui è un uomo.

Purtroppo, la legge ebraica ortodossa non riconosce la transizione di genere, per cui il rabbinato si è trovato a celebrare quello che considera un matrimonio tra due donne, anch'esso non consentito - e perciò il matrimonio viene dichiarato nullo.

L'articolo [3] precisa che era stato un cugino della coppia a fare la spia; che la coppia fu convocata, e che negò finché non fu minacciato un test genetico che avrebbe confermato quello che era accaduto.

Che si farà ora? Il Ministero degli Affari Religiosi ha annunciato che spenderà 45 milioni di Shekel (circa 10 milioni di Euro) per computerizzare gli uffici rabbinici, in modo che sia impossibile ripetere questa beffa.

Faccio queste considerazioni:

1. Non si imbroglia la gente così: se sai che non puoi contrarre un matrimonio ebraico ortodosso, non ci devi provare.

2. Purtroppo in Israele non c'è molta scelta: gli ebrei possono sposarsi solo attraverso un rabbino ortodosso, che non celebra matrimoni tra persone dello stesso sesso biologico - e nemmeno tra un ebreo ed un non ebreo.

3. Si può aggirare l'ostacolo recandosi all'estero e chiedendo la trascrizione del matrimonio da parte del Ministero dell'Interno, ma, se la coppia ha chiesto una modesta cerimonia negli uffici del rabbinato, voleva dire che perfino recarsi in Slovenia era per loro impossibile.

4. Ci possono essere altri ostacoli sulla strada di chi vuole sposarsi - per esempio, chi è nato da adulterio od incesto viene considerato un "mamzer = bastardo" e, pur senza sua colpa, può sposare solo altri "bastardi", oppure un convertito all'ebraismo.

5. Altro ostacolo può essere il finire nella lista nera delle adultere (non degli adulteri!) - un pettegolezzo, od un'accusa campata in aria come accade nelle case di divorzio, e ci si trova nell'impossibilità di risposarsi. E la possibilità di farci finire la propria ex-moglie diventa una potente arma di ricatto per il marito che divorzia.

6. La soluzione al problema si chiama separazione della religione dallo stato. Fosse stata implementata nel 1947, avrebbe significato che il rabbinato avrebbe allestito e gestito la propria anagrafe informatizzata a spese dei fedeli disposti a pagare, non del contribuente. E chi finisce in una lista nera, anziché far causa al rabbinato per esserne rimosso (credo che ogni anno ci siano decine di cause del genere), può prendersela con filosofia perché può sposarsi civilmente.

7. Spiace aggiungere che, anche se lo sposo se l'è andata a cercare, si è violato il suo diritto alla privacy. Uno degli scopi della transizione anagrafica è quello di far uscire la persona trans dallo spiacevole obbligo di spiegare la discrepanza tra il proprio abbigliamento ed il proprio genere anagrafico, tra il proprio ruolo sociale ed il proprio aspetto. Le persone cis non sono obbligate a dare queste spiegazioni, e la transizione anagrafica parifica a loro le trans.

8. Per questo le anagrafi civili non rivelano mai il sesso attribuito alla nascita della persona che ha transizionato - però la mancata separazione della religione dallo stato in Israele, con lo stato e la religione che determinano il genere della persona in modo diverso, vanifica questo diritto alla privacy.

9. Non è piacevole per un uomo trans sentirsi dire: "Per quanto tu abbia tribolato, per noi sei e sempre sarai una donna cis!" Se si tratta di passanti, uno può scrollare le spalle; se si tratta delle persone a cui lo stato dà il potere di scegliere se e con chi sposarsi, al dolore ed all'umiliazione non si può sfuggire.

10. La cosa più grottesca è che il contribuente si trova a pagare un ministero (quello dell'Interno) perché occulti dei dati sensibili, ed un altro (quello degli Affari Religiosi) perché li sveli. I rimedi proposti eliminerebbero la contraddizione.

Raffaele Yona Ladu
Lesbica pene-positiva