giovedì 11 giugno 2015

SSOGIEs




Nel quadro di [0], ho incontrato Surat-Shaan Rathgeber Knan, che lavora per [1], che ha consigliato di sostituire, in alcune situazioni (preciso io), la sigla LGBTQIA+ (Lesbiche, Gay, Bi, Trans, Queer, Intersessuali, Asessuali, ecc.) con "SSOGIEs = Sexes, Sexual Orientations, Gender Identities and Expression = Sessi, Orientamenti Sessuali, Identità ed Espressioni di Genere", per non continuare ad allungare la sigla LGBT*, a rischio oltretutto di dimenticare qualche gruppo, tra cui gli eterosessuali, alle volte anche loro vittime di oppressione (per esempio, quando le attiviste nubili per la democrazia in Egitto sono state sottoposte a visita ginecologica, perché i militari volevano il pretesto per accusarle di prostituzione - perché la legge egiziana vieta i rapporti sessuali prima e fuori del matrimonio).

L'idea è venuta all'organizzazione [2], dopo due settimane di dibattito. Mi pare utile adottarla, sempre in situazioni particolari, magari usando per il momento la doppia sigla LGBT*/SSOGIEs, per chi non conosce la nuova.

Le situazioni particolari in cui è meglio parlare di SSOGIEs sono quelle in cui si riuniscono tutte le vittime di oppressione per motivi sessuali, ed esse lottano insieme per la libertà sessuale - in quel caso l'inclusività vale assai più dell'identità.

Ma le "vittime" non sono tutte uguali e non sono solo oggetti passivi - ogni lettera della sigla LGBTQIA+ indica un diverso modo in cui si è oppressi, ed un diverso modo di reagire all'oppressione creando un'identità sociale distinta.

L'agglutinare tali sigle ha il significato politico di riconoscere che diversi gruppi minoritari si riconoscono a vicenda come esistenti (lesbiche e bisessuali, per esempio, si lamentano spesso della loro invisibilità) e dotati di interessi comuni da perseguire insieme.

Rinunciare alla sigla LGBTQIA+ significa disperdere tutto questo, e sarebbe un vero peccato.

Occorre quindi stabilire ogni volta quando usare la sigla SSOGIEs e quando LGBTQIA+ - contro le "Sentinelle in Piedi" la sigla SSOGIEs mi pare estremamente opportuna, perché il loro attacco non è solo contro gli omosessuali ed i trans, ma contro chiunque loro considerino sessualmente deviante, comprese le donne etero cis a cui i ruoli di genere catto-reazionari proprio non piacciono!

Raffaele Yona Ladu

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